Parliamo un pò del marchio Persol. Storia, caratteristiche, tecnologia e la freccia!

Continuando a parlare di occhiali da sole, questa volta parliamo un pò delle caratteristiche e della storia del marchio Persol.
Il marchio è nato in italia, creato da Giuseppe Ratti e il suo nome deriva dall'unione delle parole "per" e "sole".

Nati da una ricca tradizione in fatto di ricerca e qualità, un lungo cammino verso la perfezione tecnologica e una cura meticolosa anche dei minimi dettagli, gli occhiali Persol formano una categoria a parte. Prodotti a mano con materiali di primissima scelta - dal cristallo delle lenti agli acetati e ai metalli che compongono le montature, l'inconfondibile Freccia e tutte le tecnologie sapientemente celate sotto la superficie - i Persol sono più che semplici occhiali: sono opere d'arte.

La missione di Persol è creare il miglior prodotto possibile. E il loro impegno nei confronti dell'eccellenza si esprime non solo nella scrupolosa selezione dei materiali o nel processo di produzione, preciso e articolato, ma anche nel rigoroso sistema di collaudo di Luxottica, che ha acquistato il marchio qualche anno fa, studiato per garantire la perfezione di ogni singolo elemento di ogni singolo paio d'occhiali che porta il nostro marchio.

Nonostante l'acquisizione, il processo di produzione si svolge ancora per intero presso lo stabilimento storico di Lauriano, dove molte delle fasi prevedono ancora una lavorazione manuale. È stata proprio questa scelta a consentire di coniugare soluzioni ad alto valore tecnologico con una nutrita tradizione artigianale e di creare così occhiali di livello superlativo. In media, il tempo impiegato per produrre una montatura Persol è quasi doppio rispetto a quello richiesto per assemblare semplici modelli in acetato, perché il procedimento per ultimare la storica Freccia e il sistema Meflecto, due esclusive dell'azienda, non può essere automatizzato. Tutto è nelle mani degli artigiani più esperti.

Nelle montature in plastica, sono impiegate materie prime naturali come l'acetato, ottenuto dai fiocchi di cotone polverizzati e trattati fino a diventare una pasta omogenea e perfettamente malleabile. E il prodotto finale mantiene intatte tutte le proprietà della pianta originaria: è privo di allergeni, caldo al tatto e regala una piacevole sensazione sulla pelle, per il massimo comfort.

Secondo il sito ufficiale, i fiocchi di cotone vengono polverizzati e trattati fino a diventare una pasta omogenea e perfettamente malleabile. E il prodotto finale mantiene intatte tutte le proprietà della pianta originaria: è privo di allergeni, caldo al tatto e regala una piacevole sensazione sulla pelle, per il massimo comfort.

Inoltre, impiegare materiali naturali consente di creare le variazioni cromatiche che caratterizzano i prodotti Persol. L'azienda vanta innumerevoli brevetti e marchi esclusivi della sua linea di produzione.

Dai vari tipi di Frecce e cerniere al sistema Meflecto, dalle categorie di lenti differenziate al ponte Victor Flex, gli occhiali Persol sono progettati e prodotti per essere unici. Ogni paio è un capolavoro a sé.


Parliamo un pò di questo sistema Meflecto...
Brevettato alla fine degli anni '30, Meflecto è il primo sistema al mondo ideato per rendere le aste più flessibili: annullando la pressione esercitata dalle stanghe sulle tempie, infatti, il comfort è assicurato. Grazie al sistema Meflecto, gli occhiali si adattano alla fisionomia specifica di qualunque volto, una tecnologia ancora oggi senza eguali sul mercato.



In termini di produzione, il sistema Meflecto prevede l'inserimento di cilindri in nylon o in metallo in un'asta di acetato, attraversati da un nucleo flessibile in acciaio armonico. Il processo richiede più di 10 stati di lavorazione rispetto a una montatura normale. In poche parole, il sistema fa sì che le aste si pieghino in base alla comodità di chi indossa gli occhiali.

Cos'è invece "La freccia"?
Il fondatore di Persol, Giuseppe Ratti, ha colto immediatamente la necessità di distinguere i suoi prodotti, rendendoli delle icone immediatamente riconoscibili. Così, alla fine degli anni '30, le spade dei guerrieri dell'antichità hanno ispirato il simbolo della Freccia.


La Freccia Supreme è l'attuale simbolo di Persol, il tratto distintivo del marchio. Quando Ratti creò la Freccia dichiarò: 'Questo sarà il mio cavallo di battaglia'. Dalla prima versione essenziale (chiamata Simplex), la Freccia si è evoluta attraverso progressivi aggiustamenti tecnici e di design, fino ad arrivare alla Freccia Supreme che contraddistingue le ultime collezioni della Casa. L'evoluzione storica della Freccia ne annovera più di 30 tipi. Solo il più recente, la Freccia Supreme, comprende molteplici versioni (Supreme 85, Supreme 60 mini, Supreme 45 ecc.).



La Freccia Victor. Questo ponte in ottone può essere considerato il progenitore dell'attuale cerniera Suprema che collega le aste al frontale. Le prime cerniere Victor risalgono ai primi anni '60 e sono state impiegate per circa trent'anni.

Steve McQueen
Anno dopo anno, evoluzione dopo evoluzione, la Freccia ha acquisito un notevole valore simbolico ed è stata oggetto di innumerevoli tentativi di imitazione. La Freccia è l'elemento che rende un paio di Persol immediatamente identificabile nella grande varietà di occhiali in commercio. Ed è la vera, inconfondibile icona del marchio.

Steve McQueen, attore e icona di stile, ha fatto dei Persol un proprio marchio distintivo, così come i Ray-Ban per Michael Jackson. Per l'attore hollywoodiano furono persino creati dei modelli appositamente studiati che portano lo stesso nome.

I giusti Ray-ban per la propria forma di viso. Modelli Aviator, Wayfarer, Round ed Esagonali

I Ray-ban sono una delle marche di occhiali più conosciute al mondo, se non la più conosciuta. Attualmente prodotti in Italia dalla società Luxottica.

È curioso pensare che negli anni 70 questo marchio stava quasi fallendo, quando decise di investire in marketing coinvolgendo un attore emergente all'epoca, Tom Cruise. Quest'ultimo, come da contratto, indossò i modelli Aviator e Wayfarer durante quelli che poi sarebbero stati i suoi film di maggiore successo e che segnarono quegli stessi anni, come Top Gun o Risky Business.





Di seguito alcuni modelli furono utilizzati anche da importanti celebrità, come Michael Jackson che ne fece una sua impronta di stile, utilizzando i Wayfarer quasi come suoi  unici occhiali da sole.
Esistono un sacco di modelli per ogni tipo di volto, occasione evento. Ma ogni modello ha le sue caratteristiche e si adatta diversamente a seconda del tipo di volto.
I ray-ban più famosi che andremo ad esaminare sono gli Aviator, Wayfarer, gli esagonali e i round.

I ray-ban Aviator sono senza dubbio il modello più famoso, conosciuto anche come modello a goccia. Come suggerisce il nome, furono disegnati e realizzati la prima volta su richiesta di un pilota d'aereo al fine di proteggersi dal sole, coprendo anche la parte inferiore della cavità oculare.
Questo modello di lenti sei andata in particolar modo ai volti squadrati, ma è possibile indossarlo anche se la propria forma del viso è più ovale.
La montatura è in metallo molto sottile ed è disponibile in tre colori, oro, argento e nero.
Le lenti classica sono quelle di colore verde scuro, molto prossimi al nero.
L'utilizzo della montatura dorata è consigliabile a biondi o castani molto chiari, sconsigliato invece se si hanno capelli molto scuri. Da evitare le lenti specchiate un po' troppo vecchio stile. Hanno un'area molto rock.

I ray-ban Wayfarer, invece, vanno bene a chi ha un volto più allungato o a forma di cuore. il modello classico è leggermente più grande del nuovo modello denominato New Wayfarer. Quest'ultimo è leggermente più piccolo ed è appunto più adatto a chi ha un volto di dimensioni minute.
Il modello è diventato anche molto famoso per l'utilizzo nel film Blues Brothers, ma attualmente è preferibile utilizzare una montatura opaca piuttosto che la classica lucida. Consigliato un modello di colore uniforme. Rispetto gli Aviator sono più eleganti.

Il modello Ray-ban Round, invece, è adatto quasi esclusivamente a visi ovali. È un modello molto utilizzato ultimamente tele montatura si trovano in diverse gamme di colori. Le lenti non sono perfettamente tonde, ma arrotondate.

I Ray-ban esagonali sono un modello molto recente adatto soprattutto a volte squadrati. Hanno un aspetto più rigido e sono decisamente meno utilizzati e diffusi rispetto gli Aviator e i Wayfarer.

Giacche in Pelle, quanti modelli esistono?

La giacca (o giubbotto) in pelle è uno dei capi d'abbigliamento più usati durante il periodo primaverile.
C'è chi li usa anche d'inverno (modelli particolarmente caldi con spesse imbottiture interne), ma senza dubbio figurano maggior mente con la fine del rigido fredde e con le prime giornate di sole primaverili.

Non esiste un solo modello di giacca in pelle, principalmente, infatti, ne esistono 3:

  • Field Jacket
  • Biker
  • Cattleman

Iniziamo dalla prima, Field Jacket







Ha un tipo di pelle molto spessa e molto morbida, con tasche orizzontali poste sulla parte frontale.
Mai aderente e più calda rispetto le altre. Apertura frontale spesso composta sia di bottoni che di zip.

Biker


Personalmente è la mia preferita. Molto avvitata, ideale per persone slanciate.
Il suo nome deriva dall'uso che ne fanno spesso i motociclisti (che usano però modelli imbottiti con apposite protezioni).
Spesso dotata di imbottiture sui gomiti o sulle spalle.
Veste molto aderente, tant'è che le tasche sono poste verticalmente (o a volte non ci sono proprio).
Può presentare vari tipi di colletti, alla coreana o classici.

Una sua variante è il Chiodo. 



Si differenzia dalla giacca da Biker in quanto ha una l'apertura frontale (sempre in zip) posta in senso obliquo.
Risulta spesso ancora più avvitato della giacca da biker e presente molte volte borchie.
Non si porta mai con la zip completamente chiusa, ma si lascia sempre aperta con baveri, molto ampi, lasciati aperti.

Cattleman



Meno diffusa rispetto altre altre due versioni. Una pelle molto sottile. Si allarga leggermente ai fianchi ed è molto più lunga rispetto gli altri modelli.
Molto casual e senza molte decorazioni

I Jeans di Calvin Klein, qualità o risparmio?

Qualche tempo fa ho acquistato una serie di Jean di marca Calvin Klein.
Con la loro caratteristica cucitura a Y sulle tasche posteriori.
Parliamo quindi di jeans di Calvin Klein e non di Calvin Klein Jeans ('altra linea' dello stesso marchio).


La cosa che inizialmente mi era piaciuta era la varietà di modelli. Ce ne sono di numerosissimi e di ogni tipo e colore. Skinny, slim, regular sono solo alcuni dei vari tipi.

Ma devo dire che sono rimasto un po' deluso.

Il materiale jeans è noto proprio per la sua resistenza e durabilità nel tempo.
Ci sono modelli che durano anni e vengono continuamente riutilizzati o adattati.

Qualche mese dopo l'acquisto di Jeans Calvin Klein, invece, questi hanno iniziato a consumarsi, schiarendosi notevolmente.
Dopo un anno hanno anche iniziati a smollarsi notevolmente. 
Certo c'è da dire che il loro è un prezzo accessibile.

Modelli che prima erano molto aderenti in vita, hanno iniziato a necessitare di cintura.
Qualche giorno fa l'ultima "novità": le tasche hanno iniziato a strapparsi.

Dopo questo non so cos'altro aspettarmi.

Di certo ne sconsiglio l'acquisto a chi ne fa un uso continuo e intensivo.
Penso che punterò su nuove marche sperando in risultati migliori!

Opinioni sul brand Manuel Ritz

Qualche tempo fa ho acquistato diversi capi di abbigliamento firmati Manuel Ritz.
Non conoscevo questo marchio ma sono stato subito colpito dal taglio molto moderno ed elegante.





Inizialmente mi è sembrato molto simile ad un altro marchio, David Naman. Quest'ultimo però ha uno stile molto più British con un tono molto dandy.

Manuel Ritz invece si presenta più sobrio e tendente al classico.
Gli abiti sono caratterizzati da tagli molto slim e reverse stretti ed allungati (caratteristici dei tagli sartoriali più moderni).

Anche i cappotti, che osservavo con la venuta del freddo invernale, pur rimanendo classici, hanno un tocco molto moderno.

I prezzi sono accessibili, non è infatti un brand di lusso o alta moda, ma si posiziona perfettamente in una fascia media.

Adatto quindi a giovani professionisti o comunque amanti di tagli più slim e moderni.

Che orologio indossa Ryan Reynolds in Come ti ammazzo il Bodyguard?

Nell'ultimo film di Ryan Reynolds, Come ti ammazzo il Bodyguard (The Hitman’s Bodyguard), l'attore interpreta una guardia del corpo a capo di un servizio di protezione tripla A.
Solo per pezzi grossi, insomma.
L'inizio del film apre con un'inquadratura su un elegante orologio.


Di che orologio si tratta? Rolex? Ancora una volta un Omega?
Questa volta, si va su un pezzo grosso e pregiato: un Patek Philippe, uno dei migliori (e più costosi) brand svizzeri.

Ma a causa di un imprevisto, il protagonista del film cade in disgrazia. Vive in una macchina ed, ovviamente, addio Patek Philippe.
L'attore infatti cambia abbigliamento ed anche orologio al polso.
Nella seconda parte del film, infatti, Ryan Reynolds indossa un Henry London, brand decisamente meno conosciuto e molto più economico (il prezzo è intorno ai 150 euro), per la precisione, il modello Knightsbridge.

L'orologio quindi viene utilizzato ancora una volta per rappresentare lo status e lo stile di vita che cambia e muta.

Sono comode le Converse Chuck Taylor 2?

Ho acquistato un mese fa le nuove Converse Chuck Taylor, ovvero le scarpe con marchio Converse prodotte dopo l'acquisizione della compagnia da parte della Nike.

Oltre un nuovo design più pulito e l'utilizzo di materiali diversi, ciò che mi ha spinto all'acquisto era la promessa di una maggiore comodità.

Più che l'aspetto estetico, personalmente, ho sempre preferito una scarpa comoda, dato che sono una persona che cammina molto.



Ciò infatti che non mi piaceva del primo modello delle Converse era la suola eccessivamente sottile, che per chi cammina molto erano distruttive. Però il design e lo stile mi piaceva.

Converse+suola Nike ammortizzata è ciò che mi ha quindi definitivamente convinto.
Dopo un mese di utilizzo devo dire che mi hanno totalmente convinto! Molto comode e la suola è ammortizzata e comoda!

Unico punto leggermente a sfavore sono le tonalità sono molto accese. Ma sa compensare con il resto!
Scarpe consigliate per chi ama il design Converse Chuck Taylor all Star e cerca qualcosa di comodo!